Om Shrestha: un guardiano autodidatta dell'arte Thangka

Om Shrestha: A Self-Made Guardian of Thangka Art
Il percorso di Om Shrestha come artista Thangka è a dir poco straordinario. Nato nel 1973 sulle tranquille colline di Ramechhap, non era destinato a quest'arte sacra per diritto di nascita, a differenza dei Lama e degli artisti Tamang che la ereditano di generazione in generazione. Eppure, il destino lo ha aiutato quando ha accettato un lavoro come cuoco nella casa di un pittore Thangka. Tra i ritmi del lavoro in cucina, Om si è trovato irresistibilmente attratto dai colori vivaci e dalle intricate geometrie dell'arte Thangka. In momenti rubati, studiava i dipinti, tracciandone mentalmente le linee, imparando da solo le basi di un'arte che sarebbe diventata la vocazione della sua vita. Il suo percorso era anticonvenzionale, ma la sua determinazione era assoluta. Buddha che dipinge all'aperto Lasciando Ramechhap per Kathmandu, Om cercò maestri che potessero affinare il suo talento grezzo. Ogni mentore aggiunse nuove dimensioni alla sua abilità: proporzioni, simbolismo, la delicata danza di pennello e pigmento. Ma l'apice dell'arte Thangka, l'applicazione della foglia d'oro 24 carati, rimase sfuggente, riservato a coloro che potevano permettersi il suo duro apprendistato. Imperterrito, Om e sua moglie fecero un sacrificio impensabile: lei offrì 1,5 tola dei suoi gioielli d'oro come garanzia per garantire la sua formazione. Questo atto di fede divenne il punto di svolta della sua carriera, permettendogli di padroneggiare le tecniche di doratura che oggi caratterizzano il suo lavoro. Thangka dipinto di Buddha Per Om, l'arte senza condivisione è incompleta. Nel corso degli anni, ha formato più di 500 studenti, rompendo gli schemi tradizionali della conoscenza custodita. Da sempre innovatore, ha introdotto un modello didattico rivoluzionario: pagare agli apprendisti 1.500 NPR per i loro primi Thangka completati, che poi vendeva per finanziare la formazione successiva. Questo sistema non solo ha coltivato nuovi talenti, ma ha anche creato un ecosistema autosufficiente attorno alla sua arte. La sua influenza si estende oltre lo studio: come formatore di pittura Thangka certificato CTEVT, collabora con il governo nepalese per preservare questo patrimonio, guidando 8-9 progetti comunitari a Ramechhap per garantire che l'arte prosperi nella sua terra natale. Dipinto del monastero indiano Oggi, l'eredità di Om è portata avanti da suo figlio, Suman Shrestha, un artista venticinquenne che sta conseguendo la laurea triennale mentre è apprendista presso il padre. La loro collaborazione incarna un delicato equilibrio: onorare le tecniche antiche e cogliere le opportunità moderne. Tre anni fa, Om ha compiuto un passo coraggioso aprendo il suo studio a Bhaktapur, passando dalla dipendenza dai rivenditori al coinvolgimento diretto con i collezionisti. Insieme, immaginano un futuro in cui l'arte Thangka trascende i confini, sfruttando piattaforme come Wheel Technology per condividere le loro opere a livello globale. Per Om, il mandala rimane il cuore della sua pratica: un simbolo di unità, pazienza e degli infiniti cicli della creazione. Studio Thangka Kathmandu La storia di Om Shrestha è una testimonianza del potere della perseveranza. Dagli umili alloggi di un cuoco all'atelier di un maestro, la sua vita rispecchia gli stessi Thangka che dipinge: stratificati, luminosi e ricchi di significato. Non è solo un artista, ma un custode della cultura, un ponte tra tradizione e modernità. Attraverso le sue mani, l'arte sacra dell'Himalaya trova nuova vita e, attraverso i suoi insegnamenti, la sua fiamma si trasmette. Come dice Om: "Un Thangka non è solo pigmento e tessuto. È una preghiera resa visibile".
Ritratto finale del Buddha Kumar Tamang

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